Sono arrivato a questo splendido blog procedendo a ritroso: prima ho scoperto Bressanini che mi ha fatto conoscere Meristemi che infine mi ha linkato all’Orologiaio miope. Ora sto’ rileggendo (sempre a ritroso) i bellissimi post che mi rimandano continuamente alle “infinite forme bellissime”. Giunto a questo non ho resistito; devo esprimere la meraviglia che ho provato nel conoscere la fauna peculiare di isole note solitamente per le loro spiagge, e subito dopo il senso di perdita legato alla loro ineluttabile scomparsa. Se l’estinzione e’ un processo insito nei meccanismi della selezione naturale, mi e’ pero’ più difficile accettarne le implicazioni quando l’uomo (ed in particolare l’homo tecnologicus) ne é la causa. Invero, se la nostra intelligenza é un prodotto dell’evoluzione, non dovremmo considerare i nostri atti nei confronti della natura un semplice prolungamento degli stessi meccanismi di selezione da sempre in atto tra’ le specie viventi? Spero che la nostra etica sappia temperare l’enorme potenziale distruttivo che ci concede il nostro cervello, prima di divenire (o meglio, rischiare di divenire) quali lemmings che terminano la loro corsa in un corso d’acqua troppo vasto.
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